Fonderia Mercury presenta l'applicazione di "AutoreVole: audiodrammi in teatro" in cui, per la prima volta in Italia, l'arte radiofonica e quella teatrale si fondono in tecnologie di ultima generazione. E' possibile rivivere Radiogiallo di Carlo Lucarelli, non solo attraverso l'udito, ma anche la vista: l'app vi aiuterà a cogliere segreti ed emozioni del "veder fare la radio".
Fonderia Mercury, con AutoreVole, recupera la tradizione, il sapere, la conoscenza tecnica e acustica della radiofonia. Si parla di radiodrammi, cioè di storie concepite espressamente per l'oralità; storie narrate da suoni e da parole, da musiche ed effetti che, mixati insieme, costituiscono l'immagine acustica, l'elemento centrale per vedere attraverso un mezzo non vedente come la radio.
 La cornice è il teatro, trasformato per l'occasione in uno studio di registrazione, in cui il pubblico, dotato di cuffie, sente sbattere porte che nessuno ha chiuso e ascolta musiche che nessuno sta suonando.
Radiogiallo di Carlo Lucarelli ci porta in un piccolo studio dell'E.I.A.R., l'Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, dove una produzione radiofonica è alle prese con un problema: bisogna cambiare il finale del radiodramma "Il mistero del Labirinto". Quali scappatoie regista e attori troveranno per eludere controlli e censura governativi?
Buon ascolto e, solo per questa occasione, anche buona visione!